I bambini dell’I.C. “Radice Pappalardo” contro la ludopatia
Uniti in una “battaglia” fatta di informazione e formazione contro una piaga che sta dilagando sempre di più anche nel nostro territorio
Uniti in una “battaglia” fatta di informazione e formazione contro una piaga che sta dilagando sempre di più anche nel nostro territorio
Visi puliti, sguardi timidi ma fermi, passione ed entusiasmo, i nostri bambini giorno 5 maggio 2018, al Teatro Selinus di Castelvetrano, hanno stupito operatori e partecipanti al progetto, dimostrando interesse per un tema molto caldo anche nel territorio castelvetranese: la dipendenza dal gioco d’azzardo, una condizione di notevole gravità che può arrivare a compromettere in modo serio la qualità della vita del giocatore e della sua famiglia.
I recentissimi fatti di cronaca dimostrano la gravità delle malattie rappresentate dal gioco d’azzardo patologico (GAP), ormai considerato come una vera e propria forma di “dipendenza senza droga”.
Ma come hanno gridato con forza i bambini e i ragazzi “Insieme si può combattere!”
“Con l’aiuto si può uscire dalla spirale del gioco”.
La dirigente dell’I.C.”Lombardo Radice Pappalardo” di Castelvetrano, prof.ssa Maria Rosa Barone ha ritenuto di rivolgere il progetto “ludopatia” agli alunni della IV A della Scuola primaria “G. Lombardo Radice” e della I C della secondaria di primo grado Pappalardo, per rendere consapevoli i ragazzi dei rischi del GAP, rendendo loro partecipi degli ormai purtroppo numerosi drammatici casi di cronaca che hanno coinvolto le diverse fasce di popolazione.
La nostra scuola in rete oggi è presente al fine di fornire ascolto, informazione e supporto per affrontare il problema.
Il percorso didattico è stato gestito dalle docenti Gianvita Ferrantello e Crocetta Armata, in orario scolastico curricolare.
Sono stati implementati, due incontri di emersione, conoscenza e sensibilizzazione sul gioco on line e sul gioco d’azzardo patologico per conoscere consapevolezze e abitudini dei giovani e fornire loro strategie di difesa e senso critico.
In due incontri successivi, ci si è proposto di esaminare i comportamenti dei giovani rispetto al gioco con vincita in denaro in generale e al gioco online nello specifico.
Poi è stato proposto il gioco e la riproduzione di canti con risvolti socio-educativi culminanti con l’esibizione del coro della scuola primaria “Note per Mirea” diretto dall’insegnante Vitalba Signorello, che ha mirabilmente interpretato il brano “I giochi di una volta” di Simone Pavone.
La creazione di giocattoli della tradizione locale e di strumenti musicali non strutturati relativi alle pratiche musico-terapeutiche ha impegnato i genitori e i nonni oltre che i bambini e la mostra al teatro ha messo in evidenza come con poco, ma con fantasia e creatività si possa dare nuova vita a ciò che normalmente oggi andrebbe buttato, con attenzione quindi anche alla sostenibilità ambientale e al riciclaggio.
Un apporto significativo è stato offerto dagli esperti di musicoterapia prof. Giuseppe Tamburello e di danzaterapia ballerina Rossana De Nunzio, che hanno lavorato per migliorare il benessere psico-fisico degli alunni coinvolti.
La docente Gianvita Ferrantello